Cesare De Carlo analizza le presidenziali americane

Le elezioni americane, in calendario per il 6 novembre prossimo, e la lunga maratona delle primarie sono state il tema di una interessante e affollata conferenza organizzata dal Lions Club Bologna. La riunione conviviale si è svolta lunedì sera all’Hotel Carlton. Oratore Cesare De Carlo, giornalista e scrittore, editorialista da Washington del “Resto del Carlino”, “La Nazione” e “Il Giorno”. Tra gli ospiti presenti, Il Dott. Pierluigi Visci, Direttore del Resto del Carlino e i dottori Cervellati e Martorana, Presidenti di Rotary Club cittadini.

Il voto americano “ ha detto De Carlo “ giunge in un momento difficile della superpotenza americana. Anche al di là  dell’Atlantico, come in Europa, l’economia è la grande malata. Alta disoccupazione, alto deficit di bilancio, altissimo debito pubblico. Il presidente Obama, un democratico, e il Congresso, per metà  repubblicano e per metà  democratico, non si mettono d’accordo sul taglio della spesa pubblica. La Federal Reserve continua a stampare dollari a rotta di collo: 2300 miliardi di nuova liquidità  immessa sul mercato in tre anni.

Per ora l’inflazione è sotto controllo. Ma prima o poi riesploderà  aggravando anche i guai dell’Europa.

Per questo motivo l’Europa guarda con apprensione e partecipazione alla campagna elettorale americana. Chiunque sarà  il vincitore delle elezioni di novembre, sia che venga confermato Obama sia che gli succeda un repubblicano, dovrà  conciliare due esigenze contrapposte: da un lato austerity per risalire dall’abisso di debiti accumulato durante il primo mandato di Obama e dall’altro sgravi fiscali per favorire la crescita.

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